domenica 6 ottobre 2013

Ad un mese dal via


Dopo il mio momentaneo eclissaggio, oggi torno a narrare le mie fatiche californiane. Dall'ultimo post pubblicato sono trascorse settimane, settimane molto intense. Queste non sono state caratterizzate dalle "sole" 8 ore quotidiane di allenamento, ma anche da sessioni di studio di cinese, di media production e di test di verifica. Il mese di Settembre, mi ha permesso di comprendere più affondo la natura della scuola in cui ho deciso di trascorrere cinque anni della mia vita. Oggi, dunque, posso fare più di un resoconto riguardo a quanto accaduto sino ad ora in questo luogo remoto. 
I miei primi giorni sono stati caratterizzati da un intenso entusiasmo. L'idea di essere finalmente nel posto giusto, al momento giusto, mi ha donato un grande senso di realizzazione. Ho sentito che non avrei potuto effettuare una scelta migliore. 
Poi sono iniziati gli allenamenti. Quell'entusiasmo si tramutato in una grande energia, che mi ha concesso la forza di esprimere me stesso al massimo delle mie capacità atletiche. Ho raggiunto traguardi per me fondamentali, che hanno posto le basi per ulteriori obiettivi.
Le materie supplementari, il cinese e la produzione di media, si sono rivelate essere l'allenamento della mente. Sedere dietro ad una scrivania, data la quantità di tempo dedicata allo "stare in piedi", non è mai stato così gratificante, prima d'ora. Un toccasana per il corpo.
Le faccende domestiche, la cura dell'orto e degli animali, poi, sono aspetti dal carattere caldo e bucolico. Essere responsabile per la pulizia e la manutenzione degli ambienti in cui viviamo, e prendermi cura della nostra "fattoria", si è rivelato essere la giusta medicina per una mente come la mia, imbrigliata negli ingarbugliati ingranaggi della dimensione urbana.
Questa è stata la mia "luna di miele", durata 14 giorni. Dal quindicesimo giorno è iniziata la fase "post-luna di miele" del mio "matrimonio" con questo luogo, e come tutti sanno, il matrimonio non è solo rose e fiori. Appassite le rose, e seccati i fiori, non rimane altro che uno stelo avvizzito.
Iniziamo dagli allenamenti fisici. Oltrepassati i limiti di partenza, ho cominciato a lavorare sul raggiungimento dei nuovi obiettivi preposti. L'ambito in cui gli effetti postumi della luna di miele si sono fatti maggiormente sentire è stato senza dubbio quello della camminata in equilibrio sui tronchi sospesi. La prima volta che ci sono salito, grazie alla gentile collaborazione della spalla di Javier, è stata, infatti, anche l'ultima volta in cui ho avuto un supporto esterno che mi aiutasse. Questo significa che per tornare ad osservare il panorama dai tre metri di altezza, ho dovuto versare litri e litri di sudore, causati non dalla fatica, ma dal terrore di ribaltarmi sul tronco durante la manovra di salita. Ho capito che non avere un supporto fa mooolta differenza. Beh, ci saranno voluti più di dieci minuti per tornare a mettere i piedi su quel pezzo di legno. Il panorama non ha propriamente ripagato il sudore versato. Solo alberi. Non è finita. Se salendo sui tronchi ho rischiato di eseguire un coreografico tuffo carpiato con mezzo avvitamento, scendendo da questi, ho avuto modo di redimermi da tutti i peccati commessi sin ora... Passiamo al Muscle Up. Ricordate la mia impresa nell'essere riuscito ad eseguire questo esercizio per ben tre volte nell'arco di due giorni? Bene, non so per quale arcano motivo, ma dall'ultima volta che ho provato ad eseguire il Muscle up, non sono più stato in grado di replicare quella prodezza. Probabilmente a causa della stanchezza accumulata nei giorni successivi, o probabilmente perché esistono forze superiori di cui ignoro l'esistenza. Misteri della fede. Fatto sta, che la regressione accaduta si è rivelata davvero frustrante!
La questione relativa alle materie "cerebrali", poi, è un'altra storia. Qui si parla di vero e proprio ritorno tra i banchi di scuola.
Partiamo dal cinese. Lingua interessante, quanto complicata da ricordare, non tanto per la struttura grammaticale, ma per i singoli vocaboli, il cui significato varia a seconda dei toni (o accenti). Infatti, esistono 4 toni che applicati diversamente allo stesso termine, ne cambiano radicalmente il significato! Quindi il primo problema si è rivelato essere la memorizzazione di questi accenti per ogni parola appresa. Non parliamo, poi, dell'interpretazione degli ideogrammi. Questa è davvero una storia a se, e ve la risparmio. La reale questione è che ogni giorno, durante la lezione di cinese, ci sono venti minuti di interrogazione sui termini appresi il giorno prima. E il giorno prima bisogna aver saputo trovare del tempo in cui apprendere tutto quello che c'è da apprendere. Ogni sabato, poi, ha avuto luogo un test di verifica nel quale abbiamo dovuto tradurre dal cinese all'inglese e viceversa. Fortunatamente,  la media dei voti ricevuti è stata altrettanto buona. Alla fine, ho trovato positiva la metodologia di insegnamento adoperata dall'insegnante che, permettendomi, in poco tempo, di memorizzare un buon numero di vocaboli, mi ha consentito di iniziare le prime rudimentali conversazioni in cinese col maestro (ora riesco a dire, con una certa disinvoltura, buon giorno!).
Passiamo alla produzione di foto e video. Nel mese di Settembre abbiamo dovuto apprendere la terminologia di base riguardante le tecniche fotografiche e di ripresa video, nonché i nomi delle varie componenti della videocamera. Abbiamo, inoltre, messo in pratica la conoscenza teorica attraverso semplici esercizi di fotografia. Tutto sommato, ho scoperto che questa materia mi piace molto, ma la questione è un'altra. Al fine di sincerarsi che noi avessimo appreso realmente le nuove terminologie, i nostri insegnanti ci hanno sottoposto, periodicamente, a tests a sorpresa. Ciò significa che avremmo dovuto cercare ulteriore tempo "bonus" per inserire una revisione quotidiana di questi termini tecnici. Purtroppo, almeno nel mio caso, questo non è accaduto molto spesso... Ho avuto davvero poco tempo per ripetere, dato che spesso lo studio delle varie materie si è sovrapposto. Ad esempio, avendo un test di cinese ogni sabato, ho dovuto priorizzare questa disciplina, trascurando leggermente l'altra. Fortunatamente, la mia memoria, sebbene l'età avanzi inesorabilmente, non mi ha tradito e, durante i tests di media production, ho potuto ricordarmi l'80% di quanto appreso, riuscendo a garantirmi una media discreta anche in questa disciplina.
Veniamo alle faccende domestiche, e partiamo dalla cura degli animali. Fino a quando le condizioni meteorologiche ci hanno regalato sole e cielo azzurro, dar da mangiare e bere alle galline si è rivelato piacevole e gratificante. Nel momento in cui sono iniziati i primi temporali, invece, la situazione è mutata notevolmente. Il vivaio nel quale il pollame si ritira durante la notte, a causa dell'acqua piovana, è diventato una vera e propria melma di fango ed escrementi magistralmente mischiati in un unico composto organico. Prendersi cura di questi "graziosi" volatili, in queste insidiose sabbie mobili, è diventato improvvisamente un inferno!!! Il fango si è attaccato ai pantaloni che avrei dovuto poi usare durante gli allenamenti, le scarpe si sono intrise di letame, e le emanazioni di quest'ultimo, per effetto dell'acqua, si sono amplificate, elargendo tutto il loro meraviglioso aroma naturale. Il freddo dovuto alla pioggia, poi, ha complicato le cose, in quanto, a prima mattina, momento in cui ci prendiamo cura di queste bestie, la temperatura è scesa notevolmente. Lavorare con le mani paralizzate dal freddo non ha fatto altro che accentuare il disagio, contando tutti gli altri inconvenienti descritti.
L'unica consolazione è giunta dalla cura degli ambienti domestici, e dalla cucina. Tutto è filato liscio come l'olio.
Adesso è Ottobre. E' arrivato l'autunno. Cosa avrà in serbo? Staremo a vedere.


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